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Correzione del capezzolo rientrante o introflesso

Capezzoli introflessi

Il capezzolo introflesso è una condizione anatomica anomala che rappresenta anche un inestetismo della mammella. Il capezzolo rientrante o introflesso è caratterizzato dalla non prominenza del capezzolo stesso, che non sporge nel piano dell’areola, ma si ritrae nel seno. I capezzoli introflessi possono essere innocui o possono indicare un problema più serio, quindi la causa sottostante dovrebbe essere studiata dal punto di vista medico.

Anatomia del capezzolo

Il capezzolo è la sporgenza centrale dell’areola, situata nella parte superiore del seno. E’ il punto in cui i dotti galattofori convergono per aprirsi alla superficie esterna del corpo. I capezzoli sono iperpigmentati e hanno una consistenza morbida. Sulla sommità ha un aspetto rugoso per la presenza dei piccoli fori di uscita dei dotti attraverso i quali esce il latte materno. Il capezzolo è più o meno rialzato rispetto al livello della pelle.

Cause del capezzolo introflesso

I capezzoli introflessi possono avere cause congenite o acquisite; queste ultime possono essere dovute in particolare a cause benigne o maligne. L’introflessione benigna del capezzolo è solitamente un processo graduale che si verifica nell’arco di diversi anni. Quando la retrazione si verifica rapidamente, la causa sottostante può essere l’infiammazione, gli esiti postoperatori o la neoplasia sottostante.

  • Accorciamento dei dotti: La principale causa di rientranza alla base del capezzolo è la presenza di dotti lattiferi troppo corti, che, in pratica, ancorano il capezzolo alla ghiandola mammaria e ne impediscono la fuoriuscita;
  • Predisposizione congenita: le malformazioni congenite possono essere presenti anche all’origine del rientro del capezzolo, cioè presenti dalla nascita (nota: circa il 10-20% delle donne nasce con questa condizione). Esistono anche varianti genetiche che influenzano la forma del capezzolo (es. sindrome di Weaver, sindrome di Kennerknecht-Sorghum-Oberhoffer, disturbi congeniti della glicosilazione);
  • Retrazione acquisita: Altre volte, la retrazione viene “acquisita” a causa di un’infezione o di un’infiammazione mammaria, come nel caso di mastite (infiammazione della mammella) o intervento chirurgico (p. es., a causa di cicatrici). I capezzoli invertiti possono verificarsi anche dopo l’allattamento;
  • Patologia tumorale: l’introflessione può essere un campanello d’allarme per il cancro al seno. In questi casi, la retrazione tende ad essere asimmetrica.

Quando preoccuparsi del capezzolo introflesso?

Quando la introflessione del capezzolo è acquisita – cioè prima era normale e dopo è avvenuto qualcosa che ha eliminato la naturale sporgenza – è consigliabile rivolgersi immediatamente al medico per verificare le cause di tale condizione. L’asimmetria della introflessione e la velocità della retrazione sono anch’essi segnali di allerta. Quando si tratta di salute è sempre meglio essere prudenti e quindi è consigliato sottoporsi a visita medica quando il capezzolo normale diventa introflesso.

Capezzolo introflessi: Trattamento

I capezzoli introflessi che non sono causati dalla malattia di solito non richiedono un trattamento. Tuttavia, se l’aspetto del capezzolo introflesso provoca fastidio in quanto effettivamente è un inestetismo che può comportare disagio, si può intervenire con metodi più o meno invasivi. Prima di procedere con qualunque tipo di trattamento è assolutamente necessario sottoporsi a visita medica. Bisogna escludere che la condizione anatomica sia causata da malattia da curare.

Dispositivo di correzione: Nei casi più leggeri, un dispositivo simile a una ventosa può essere utilizzato per creare un vuoto negativo dall’esterno e spingere fuori il capezzolo. Generalmente, per ottenere risultati, questi dovrebbero essere applicati circa 6-8 ore al giorno per almeno tre mesi.

Piercing al capezzolo: Un modo per provare quando il capezzolo può rimanere invertito per un po’ è la perforazione; il piercing impedisce al capezzolo di tornare al suo stato invertito, aiutando a rilasciare la tensione nel tessuto connettivo sottostante.

Intervento chirurgico: La procedura prevede l’esecuzione di una piccola incisione a livello del capezzolo attraverso la quale vengono rimossi tratti fibrosi e i dotti lattiferi troppo corti. Al termine della procedura, il capezzolo verrà suturato all’interno per farlo sporgere, e sulla pelle esterna per liberare meglio i bordi.

L’ intervento chirurgico

Il giorno dell’ intervento si dovrà presentare all’orario indicato durante la visita medica e confermato durante la telefonata preoperatoria del nostro staff di segreteria. È necessario il digiuno da almeno 7 ore e quindi di solito da mezzanotte. L’anestesista della Pallaoro Medical Laser che eseguirà l’anestesia procederà con la ulteriore verifica della compatibilità degli esami clinici (esami del sangue ed elettrocardiogramma) con l’atto operatorio programmato. Avverrà una visita con il chirurgo per il disegno dell’intervento programmato.
L’atto chirurgico, della durata media di 20 minuti, avverrà in anestesia locale e sedazione endovenosa.

  • CAPEZZOLI INTROFLESSI:
    Attraverso una piccola incisione, vengono scollati i tessuti sottostanti e si estroflette il capezzolo suturandolo nella nuova proiezione.
  • CAPEZZOLI SPORGENTI O TROPPO GROSSI:
    Tramite piccole incisioni verranno asportate piccole parti di tessuto in modo da ridimensionare il capezzolo in forma e diametro.
  • CAPEZZOLI IN SOVRANNUMERO:
    I capezzoli vengono asportati tramite un’incisione; viene asportata anche l’eventuale ghiandola mammaria.
  • AREOLA SPORGENTE E SFORMATA:
    Le incisioni ridimensionano l’areola e la riportano a forma e dimensioni normali.

Dopo l’operazione, verranno applicati i punti di sutura o i cerotti chirurgici e i bendaggi. Potrà riposare qualche ora prima di tornare a casa accompagnata a meno che sia stato concordata una accomodazione diversa. Riceverà inoltre tutte le indicazioni relative ai comportamenti da tenere nel post operatorio (riposo, movimenti da evitare, farmaci da assumere, ecc.)

Altri inestetismi dei capezzoli

Oltre ad introflessi i capezzoli possono presentare queste altre condizioni:

  • capezzoli troppo sporgenti
  • capezzoli grossi
  • capezzoli asimmetrici
  • areola deformata
  • capezzoli in sovrannumero