Chirurgia estetica dei capelli e della calvizie
Perdere i capelli è un trauma subito in maniera molto profonda dalla maggior parte degli uomini che ne soffre, ma rappresenta una enorme sofferenza anche per la percentuale (non tanto bassa) di donne colpite dal diradamento del cuoio capelluto. Il danno più importante riguarda la percezione che si ha della propria immagine; nel momento in cui questa appare irrimediabilmente compromessa, viene pregiudicata anche la sicurezza in sé, con gravi conseguenze dal punto di vista relazionale, e quindi lavorativo e sociale in genere. Una valida soluzione per riavere i propri capelli è il trapianto personalizzato. La nuova tecnica di trapianto capelli Micro FUE HD permette un rinfoltimento dai risultati naturali e senza cicatrici visibili.
Questa tecnica di trapianto capelli non lascia cicatrici perché i follicoli vengono prelevati singolarmente.
Esclusiva tecnica Micro FUE HS di trapianto capelli
Il trapianto capelli Micro FUE a singole unità follicolari si effettua riposizionando in aree calve o diradate i capelli geneticamente non predisposti alla calvizie. La zona donatrice è la nuca, la cosiddetta “corona ippocratica”, da dove i singoli bulbi piliferi vengono espiantati con l’esclusiva tecnica sezionale impiegando uno speciale punch da 0.7 mm di diametro esterno.
Questo innovativo tipo di trapianto di capelli consente di espiantare in una unica seduta oltre 10.000 follicoli con una diminuzione del patrimonio follicolare dalla zona donatrice limitato.
Le unità follicolari (1 unità follicolare = 2.3 follicoli di media) vengono impiantate nella zona interessata con una inclinazione e direzione tale da mimare perfettamente i capelli nativi. Ciò consente di ottenere un risultato dall’aspetto molto naturale e soddisfacente.
Quale anestesia per la chirurgia estetica dei capelli?
Per la chirurgia estetica follicolare – principalmente se eseguita con tecniche mini invasive – è sufficiente l’anestesia locale. Normalmente non è necessario neppure eseguire una sedazione del paziente perché lo stesso – vista la durata della operazione chirurgica – potrà tranquillamente vedere un film o ascoltare musica.
L’anestesia locale si esegue attraverso iniezione di anestetico direttamente sull’area interessata. Sempre a causa della durata del trapianto capelli, l’anestesia viene eseguita a più riprese per mantenere ed espandere il campo operatorio.
Calvizie e chirurgia estetica dei capelli
Per chi soffre di calvizie, diradamento dei capelli e alopecia, l’argomento “capelli” è una sorta di doloroso tabù innominabile. Con i capelli sembra che venga perso in parte l’amore di sé e si stenti a riconoscere la propria immagine. Molti, prima di pensare ad una soluzione per mezzo della chirurgia estetica, attendono invano qualche risultato da palliativi come cosmetici, impacchi, prodotti topici, perdendo così tempo, denaro, pazienza e…ancora capelli!
Oggi anche una certa percentuale di donne è soggetta ad un diradamento maggiore del normale e le cause possono essere molteplici, prima tra tutte uno stile di vita molto stressato. Eliminate le cause di natura dermatologica, resta il dato di fatto: i capelli cadono, non rinascono più e restano solamente quelli della nuca. La chirurgia estetica può essere una soluzione molto valida quando l’obiettivo è rinfoltire in modo naturale e duraturo una zona limitata o se si vuole ridisegnare l’attaccatura frontale o, ancora (soprattutto per le donne) rinfoltire la linea della scriminatura.
Il trapianto di capelli suggerito e attuato presso la Pallaoro Medical Laser può risolvere brillantemente il problema con un autotrapianto a singole unità follicolari realizzato con il metodo Trilix. La naturalezza della disposizione dei capelli trapiantati, la loro naturale resistenza genetica alla calvizie, l’assenza di cicatrici da chirurgia tipiche degli altri metodi di trapianto di capelli, fanno di questo metodo la procedura di preferenza per chi desidera una chirurgia efficace e molto naturale.
Diradamento del cuoio capelluto e calvizie sono processi predeterminati dal patrimonio genetico di ciascuno ed ha alcune differenze di avanzamento tra uomini e donne. La calvizie comune negli uomini (alopecia androgenetica) è la forma più conosciuta delle alopecie (mancanze di capelli) che non derivano da cicatrici ed è caratterizzata da iniziale perdita dei capelli dal vertice del capo e progressivamente di tutta la parte alta del cuoio capelluto; tipicamente vengono risparmiate dalla calvizie le zone della nuca e dei lati, con l’effetto “a corona” (corona ippocratica).
La forma più aggressiva di questo tipo di calvizie si manifesta intorno ai 18 anni; inizia una massiccia caduta di capelli che ad ogni ciclo vengono sostituiti da capelli sempre più sottili e meno colorati, dovuti all’atrofizzazione del follicolo che pian piano non riesce più ad esprimere un capello sano e robusto come all’inizio.
La calvizie femminile (o il forte diradamento), ancora di più che nell’uomo, è un problema esteticamente e psicologicamente pesante. Ad essere soggette al diradamento della chioma sarebbe il 35% della popolazione femminile in età fertile ed il 50% in età della menopausa, e la maggior parte di queste donne soffre pesantemente per la situazione, ma non prende alcun provvedimento definitivo. Nella donna la calvizie ha un inizio più tardivo ed una progressione molto più lenta dell’analoga alopecia del maschio, con un diradamento meno evidente ed una diffusione più ampia.
L’aumento della produzione degli ormoni androgeni è la causa del 40% dei casi di calvizie femminile. Negli altri casi, pur non aumentando la quantità di androgeni prodotti, aumenta la sensibilità dei follicoli piliferi a questo ormone. La conseguenza è un assottigliamento dei capelli e una riduzione della crescita insieme ad una maggiore produzione sebacea (seborrea).
Questi fattori possono essere determinati da una serie di cause, come menopausa, ovaio policistico, fattori ereditari e altro, come cambiamenti ormonali improvvisi (es. pillola contraccettiva).
Trapianto capelli: Ricrescita dopo l’intervento
Il trapianto capelli non trapianta nella realtà capelli ma solo le unità follicolari. La singola unità follicolare contiene da 1 a 4 follicoli (cioè da 1 a 4 capelli) e è l’elemento più piccolo ed indivisibile naturalmente distribuiti nel cuoio capelluto.
Il trauma chirurgico che le unità follicolari subiscono durante l’intervento porta le stesse ad una fase di non crescita 3 mesi ed in alcuni casi anche di più. Se l’ intervento è stato eseguito correttamente il paziente si deve attendere una consistente ricrescita dopo 3 mesi e ancora maggiore nei mesi successivi.
Ciclo di vita dei capelli
I capelli hanno una struttura anatomica suddivisa in tre parti:
– Fusto: Porzione esterna e visibile del capello che inizia oltre il cuoio capelluto
– Radice: Porzione interna al follicolo presente sotto la superficie del cuoio capelluto
– Bulbo: Porzione profonda del follicolo che contiene le cellule dalle quali nascono i capelli
Altri elementi dei capelli sono la ghiandola sebacea con la funzione di produrre sebo e rendere i capelli lucidi e più resistenti. La ghiandola si trova ad un lato della radice.