Quanto durano gli effetti della chirurgia estetica?
La chirurgia estetica è stata concepita per migliorare l’aspetto del viso e del corpo ed eliminarne i difetti, o almeno renderli accettabili. Sfortunatamente gli esiti non sono definitivi, o meglio, non restano inalterati nel tempo, perché sia i piccoli interventi di medicina estetica che gli interventi chirurgici più invasivi non possono arrestare il tempo e il processo di invecchiamento fisiologico. Che sia dopo alcuni mesi o dopo anni, il paziente di chirurgia estetica potrà voler sottoporsi a piccoli interventi di mantenimento dei risultati, ad un nuovo intervento, o comunque ad un ritocco.
In questa sezione si cerca di far luce su come è possibile fare un piano nel tempo degli interventi e come è possibile prolungare i benefici della chirurgia estetica.
Anche dopo la chirurgia estetica. l’area trattata continuerà ad invecchiare e purtroppo i fattori che incrementano questo processo sono molteplici, quindi è davvero difficile stimare la durata effettiva degli esiti di un intervento. Il risultato migliore dal punto di vista qualitativo e per la longevità dell’esito estetico è dato dagli interventi combinati, cioè che riuniscono in un unito tempo chirurgico diverse procedure di chirurgia estetica.
Come è fatta la pelle
Sono tre gli strati di cui è composta la nostra pelle:
- epidermide: è lo strato più superficiale
- derma medio: si trova sotto l’epidermide
- ipoderma o tessuto sottocutaneo: è lo strato più profondo della pelle
Nell’epidermide si trovano le cellule epiteliali, le catene di aminoacidi e i pigmenti che danno colore alla pelle. La parte più esterna dell’epidermide è composta da un sottile strato cheratinizzato di cellule morte, ed è qui che agiscono i diversi trattamenti esfolianti. Nel derma si trovano invece le terminazioni nervose e i micro capillari e gli annessi cutanei come le ghiandole sudoripare e sebacee e i follicoli piliferi. Nell’ipoderma sono presenti le medesime cellule cutanee e i relativi annessi e in più le cellule adipose. In ciascuno strato è presente il tessuto connettivo che è formato dalle fibre collagene, sostanza che sostiene ed elasticizza la pelle. La produzione di collagene nella pelle rallenta fisiologicamente con l’età e le conseguenze visibili sono l’assottigliamento e la perdita di elasticità che provoca le rughe e le pieghe.
Come l’età influisce sulla durata degli effetti chirurgia estetica
La sottigliezza della pelle e il cedimento dovuto all’età possono compromettere gli esiti della chirurgia estetica. Ad esempio, con il tempo e l’impoverimento cutaneo, le protesi mammarie possono risultare visibili attraverso la pelle. Nel caso di un lifting del viso, le aree non trattate possono evidenziarsi per il maggiore grado di cedimento. Bisogna infatti ricordare che il processo di invecchiamento procede inesorabilmente in modo uniforme su tutti il corpo e sulla pelle, che quindi continua a cambiare lentamente d’aspetto a causa dell’assottigliamento e della privazione graduale del grasso sottocutaneo.
La perdita di volume e i cambiamenti scheletrici
Un recente studio della Società Americana di Chirurgia Plastica ha evidenziato come con gli anni le ossa del corpo perdano densità, causando alcuni cambiamenti morfologici più o meno evidenti. Contemporaneamente si verifica una graduale privazione delle fibre collagene e l’arresto dell’attività di sintesi di questa sostanza da parte dei fibroblasti.
Chiaramente l’invecchiamento è più evidente nelle zone del viso non toccate dalla chirurgia estetica e questo influisce pesantemente sull’immagine generale.
Inoltre, il naso fisiologicamente prosegue lentamente la sua crescita e con gli anni diventa più largo. Il naso così aumentato di volume può risultare antiesteticamente evidente dopo un lifting del viso.
Nel corpo si verifica quindi una riduzione nel volume osseo e nei depositi adiposi sottocutanei, fatto che contribuisce ad invecchiare l’immagine. Ovviamente la chirurgia estetica limita fortemente questi effetti, ma non può biologicamente fermare il progredire del processo di invecchiamento, che si verifica in modo soggettivo e diverso per ciascuno.
I movimenti del viso e le rughe
Si stima che i muscoli pellicciai (quelli del viso) vengano contratti per 15 ore al giorno. Ridere, accigliarsi, masticare, sorprendersi, sbadigliare…sono innumerevoli le attività che costantemente provocano il contrarsi dei muscoli facciali e che determinano un continuo stiramento e rilassamento della pelle. Tutto ciò segna a lungo andare la cute in modo indelebile, creando sottili linee a raggiera intorno alla bocca, le zampe di gallina intorno agli occhi, i solchi orizzontali sulla fronte e verticali tra le sopracciglia.
Il piano chirurgico nel tempo
Benché l’aspetto del viso continui a cambiare con gli anni, anche a dispetto della chirurgia estetica, è altrettanto vero che per ogni cambiamento negativo per l’immagine può essere studiato una strategia di chirurgia o medicina estetica, o una combinazione di più metodiche.
Le procedure non invasive o minimamente invasive richiedono di essere ripetute nel tempo, perché gli effetti non sonop permanenti. Ad esempio, i trattamenti con la tossina botulinica (il botox, in Italia Vistabex) sono efficaci per un periodo da tre fino a sei mesi. I filler riassorbibili sono efficaci per sei mesi e più. Gli effetti del laser resurfacing (peeling laser) possono perdurare per alcuni anni, avendo provocato un’azione profonda nell’eliminazione e riduzione di rughe, piccole cicatrici superficiali, discromie e irregolarità cutanee. Questi trattamenti però non sono efficaci sulle rughe profonde e le pieghe cutanee. In tali casi il trattamento più appropriato è il lifting del viso. può inoltre essere abbinato al lifting un piano di trattamenti non chirurgici come quelli elencati.
Anche gli interventi che richiedono l’impianto di protesi, come la mastoplastica additiva, devono essere ripetuti a distanza di anni, fatto sperimentato dal 30% delle pazienti. Una ricerca della FDA ha sottolineato che la maggior parte di queste donne si è sottoposta ad un ritocco perché l’aspetto del proprio seno era invecchiato oppure perché desiderava un ulteriore aumento di dimensioni.
Alcuni interventi di ritocco o reinterventi possono riguardare sia l’area trattata in precedenza (per prolungare i benefici della chirurgia estetica) sia le aree circostanti, per ringiovanire e uniformare l’area intera.
Chiaramente un adeguato piano di intervento viene stabilito con chiarezza dal chirurgo plastico, sulla base della situazione soggettiva e delle personali caratteristiche tissutali.