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Rischio di contrazione capsulare

Durante la guarigione, la protesi mammaria viene avvolta da un tessuto fibroso chiamato capsula periprotesica. Tale membrana si forma perché il corpo umano – non riconoscendo la protesi che però risulta essere inerte – accoglie la stessa. L’incapsulamento è un fenomeno fisiologico normale che si verifica con tutto i tipi di protesi mediche (protesi articolari, i pacemaker, ecc).

La complicanza non è dunque la formazione della capsula ma è la contrazione della stessa. Quando si verifica la contrattura capsulare, il tessuto fibroso “stringe” la protesi facendo si che questa diventi dura e dalla forma più rotonda.

La contrazione capsulare si verifica di norma a distanza di alcuni mesi. Per ridurre l’ incidenza di questo rischio è fondamentale procedere con una manipolazione frequente del seno durante i primi mesi. Questa ha l’obiettivo di guidare la guarigione del tessuto fibroso con una certa lassità.

Il trattamento della contrattura capsulare nei casi lievi consiste in una manovra eseguita dal chirurgo  chiamata “squeezing” che consiste in una pressione particolare esercitata con la finalità di rompere il tessuto fibroso attorno alla protesi. Nei casi di contrattura capsulare severa sarà necessario procedere chirurgicamente per rimuovere la capsula e riposizionare le protesi.

Cosa causa la contrattura capsulare?

Ci sono diverse cause che spiegano il fenomeno della contrattura capsulare ed è probabile che la specifica causa vari da paziente a paziente. Come paziente con aumento del seno, è importante capire che questa condizione non è causata dal fatto che le protesi mammarie siano in alcun modo tossiche o pericolose. Le protesi  sono in gel di silicone e  sono medicalmente inerti. Infatti, la contrattura capsulare può verificarsi dopo che qualsiasi tipo di impianto medico è stato inserito nel corpo; la condizione non è unica per la chirurgia dell’aumento del seno. La contrattura capsulare è particolarmente preoccupante quando si verifica dopo l’aumento del seno perché spesso altera l’aspetto del seno, mettendo a repentaglio i miglioramenti estetici che la paziente ha voluto creare con l’intervento chirurgico. La contrattura capsulare non è solitamente pericolosa per la salute della paziente a meno che i suoi impianti non si siano rotti (nel caso degli impianti in gel, la rottura a volte può portare a infezioni).

I ricercatori ritengono che la genetica svolga un ruolo in chi sviluppa la contrazione capsulare e chi no. Se hai una storia familiare di malattie autoimmuni o hai parenti che sviluppano spesso tessuto cicatriziale spesso dopo un infortunio (o che hanno avuto difficoltà con gli impianti medici), allora potresti avere un rischio leggermente maggiore di sviluppare questa condizione. Tuttavia, è impossibile prevedere con precisione chi svilupperà un caso  di contrattura capsulare e chi no.

Gradi della contrattura capsulare

  • I grado : il seno è morbido e appare naturale
  • II grado : il seno al tatto è leggermente più sodo, ma la forma è normale
  • III grado : il seno è rigido e anche alla vista comincia a notarsi una forma distorta
  • IV grado : il seno è molto duro al tatto, a volte dolente e la forma innaturale è evidente

Prevenzione del rischio di contrazione capsulare

La formazione della capsula fibrosa periprotesica è normale. La complicazione è l’irrigidimento della detta capsula tale da rendere la forma del seno innaturale e causare dolore. Per prevenire il progressivo irrigidimento è molto importante la manipolazione della mammella in maniera tale da consentire una maturazione capsulare lasca. Il chirurgo estetico indicherà le modalità di realizzazione di tali manipolazioni.

Altri rischi della mastoplastica additiva

Ecco alcuni rischi della mastoplastica additiva che la paziente candidata deve conoscere e che il chirurgo illustrerà durante la visita medica:

Questa è una guida che non deve essere considerata come sostitutiva delle informazioni date direttamente dal chirurgo alla paziente. Alcuni possibili rischi sono legati alle caratteristiche della paziente stessa.