Meccanismo nella scelta del trattamento estetico in relazione al costo e alla durata del risultato

Come cambiano le scelte dei pazienti in tempi di crisi? Due recenti sondaggi eseguiti sia sui potenziali pazienti che sui chirurghi della Società Di Chirurgia Plastica Americana ASAPS rivelano che molti candidati stanno posticipando l’ esecuzione degli interventi di chirurgia estetica privilegiando opzioni meno invasive anche se con un risultato di breve durata. Nel sondaggio comunque i pazienti riferiscono di preferire gli interventi con risultati a lunga durata adducendo che il costo del trattamento va valutato in funzione della stessa.

La percezione da parte dei chirurghi è differente: essi infatti ritengono (sbagliando) che i pazienti preferiscano trattamenti soft a basso costo. Questa errata percezione comporta spesso una asincronia tra chirurgo e paziente nella scelta dell’ intervento consigliabile.

Oltre il 53 percento dei potenziali pazienti ha dichiarato che l’ eventuale scelta relativamente all’ intervento / trattamento da sottoporsi è pesantemente influenzata dalla situazione economica negativa e dalla previsione congiunturale. Questa maggioranza ha indicato che preferirebbe di gran lunga un intervento chirurgico risolutore con un risultato di lunga durata piuttosto che trattamenti di medicina estetica a basso costo ma con un risultato lieve e di durata limitata.

È la prima volta che in una ricerca del genere viene evidenziato un fattore così articolato per quanto riguarda la valutazione economica dell’ intervento. Il costo del risultato non è un valore assoluto ma “ammortizzato” nel periodo d’efficacia della procedura. Un esempio pratico potrebbe essere quello del ringiovanimento del viso. Una soluzione di medicina estetica prevede un peeling e due sedute di filler (acido ialuronico) all’ anno con un costo complessivo di 2000 euro. L’ opzione chirurgica suggerisce la realizzazione di un lifting totale del viso a 6000 euro. La differenza tra i due è legata alla durata del risultato nel tempo. La prima richiede la ripetizione del trattamento su base annua, mentre il lifting si fa una volta per tutte o al massimo dopo 10 anni. Il confronto economico su base decennale è schiacciante: 20.000 euro di medicina estetica oppure 6.000 di chirurgia plastica.

Si consideri inoltre che i pazienti che si sottopongono ai trattamenti light vedono il risultato fluttuare continuamente, da qui la necessità di ripetere la seduta per mantenimento. La chirurgia estetica offre esiti stabili per molti anni e quindi maggior naturalezza agli occhi della società.

Lo strumento che permette di accedere alla scelta durevole (chirurgia estetica) con costi annui inferiori a quelli della medicina estetica è il finanziamento personalizzato: le rate del lifting al viso per una rateizzazione quadriennale è inferiore al costo della medicina estetica.

Il pagamento rateale è ottimo perché:

  • permette al paziente di accedere ad un servizio di maggior livello
  • in relazione a un susseguirsi di sedute di medicina estetica, complessivamente si risparmia