Gli interventi di chirurgia estetica non hanno l’obiettivo di “salvare” la vita del paziente soggetto a patologie gravi. Hanno invece l’obiettivo di migliorare la qualità della vita riducendo o eliminando inestetismi del corpo che provocano disagio psicologico. Se il paziente candidato all’intervento non presenta uno stato di salute buono e compatibile con l’atto chirurgico, non potrà essere operato. Non è giustificabile in alcuna maniera l’intervento chirurgico estetico su paziente con salute precaria o con patologie gravi in corso. Patologie adeguatamente compensate come il diabete e cardiopatie dovranno essere valutate di volta in volta.