La pelle è l’organo più esteso del corpo e anche quello che subisce più aggressioni perché più esposto. Questo a volte fa perdere elasticità alla pelle creando sul tessuto cutaneo flaccidità e rilassamento. Nel caso della pelle dell’addome, ciò accade soprattutto quando una persona ha avuto una o più gravidanze o ha perso molto peso. Per restituire al ventre il suo aspetto sodo , viene utilizzato un intervento chirurgico chiamato addominoplastica .
L’addominoplastica, nota anche come dermolipectomia addominale, è un intervento chirurgico che viene consigliato solo in specifici casi caratterizzati da particolari condizioni anatomiche e psicologiche. La procedura comporta rischi e complicazioni e quindi la decisione di sottoporsi all’intervento deve essere adeguatamente valutata e maturata. Con questo articolo risolviamo alcuni dei dubbi più frequenti rimandando alla visita medica la esaustiva illustrazione delle caratteristiche dell’intervento, le medicazioni, la guarigione, rischi, ecc.
6 domande sull’addominoplastica
Quando dovrebbe essere eseguita un’addominoplastica?
L’addominoplastica è un intervento chirurgico che è finalizzato alla rimozione della pelle in eccesso dalla pancia. Ciò significa che non è un intervento chirurgico per perdere peso o grasso , ma per rimuovere la pelle flaccida in eccesso dall’addome. Per questo motivo il candidato ideale per l’addominoplastica è una persona che presenta diastasi addominale o molta flaccidità nella zona addominale accompagnata da una distensione dei muscoli addominali, sia essa dovuta alla gravidanza o ad altra causa. Pertanto, l’intervento può correggere la pelle in eccesso e rassodare efficacemente i muscoli addominali.
In quali casi non dovrebbe essere eseguita un’addominoplastica?
In termini generali, le persone che sono oltre il 20% in sovrappeso o obese non dovrebbero sottoporsi ad addominoplastica. Questo perché questo intervento chirurgico non rimuove il peso in eccesso o il grasso in eccesso, ma solo la pelle che rimane dall’addome. Questo intervento è controindicato anche nei pazienti con diabete o ipertensione incontrollata e persone con malattie della pelle sistemiche o infettive.
Quanto dura l’intervento?
L’atto chirurgico di solito dura alla Pallaoro Medical Laser mediamente 90 minuti. Tra la preparazione ed il ritorno nel reparto di degenza passano di solito 4 ore. La durata dipenderà principalmente dal tipo di tecnica utilizzata, dalle specifiche condizioni del paziente e da eventuali fattori personali.
Ci sono rischi o complicazioni?
L’addominoplastica, come qualsiasi altro intervento chirurgico, presenta rischi, ma questi sono minimi e sono generalmente controllati. Gli effetti collaterali che di solito compaiono sono lividi e alterazioni della sensibilità che scompaiono nel tempo. Oltre a ciò, possono verificarsi infezioni, cicatrici disatasate o guarigione insoddisfacente.
Come è il periodo postoperatorio?
Il recupero da un’addominoplastica è in genere di tre settimane. Durante la prima settimana si consiglia un relativo riposo , dopodiché i drenaggi (se posizionati) vengono rimossi e il paziente può riprendere gradualmente la sua vita normale. In generale, si ritiene che siano necessarie tre settimane per poter tornare alla vita normale del paziente. Naturalmente, durante il primo mese non dovrebbe fare sforzi o fare sport intensi. Inoltre, per facilitare il periodo di guarigione e recupero, il paziente deve indossare una una pancera a compressione graduata.
E com’è la cicatrice?
La cicatrice di un’addominoplastica dipenderà anche dal tipo di intervento eseguito. Così, la mini-addominoplastica lascia una cicatrice simile a quella di un taglio cesareo, di breve lunghezza, mentre quella di un’addominoplastica completa è più lunga. Per quanto riguarda la loro posizione, entrambi sono proprio sulla linea superiore del pube , quindi si tratta comunque di una cicatrice facilmente occultabile poiché coperta da biancheria intima o bikini.