PRP Vampire Facelift
La innovativa terapia PRP (Plasma Ricco di Piastrine) per il trattamento dell’ invecchiamento del viso chiamata anche Vampire Facelift è una relativamente recente procedura medico estetica dai risultati entusiasmanti.
La terapia PRP si basa sull’ impiego intensivo dei meccanismi naturali di rigenerazione dei tessuti. Le piastrine sono una componente importante del sangue contenente fattori di crescita (growth factors) che interviene nel processo di guarigione delle ferite e nella rigenerazione dei tessuti lesionati. La terapia consiste nel prelevare una certa quantità di sangue, isolare le piastrine ottenendo un plasma ad alta densità di questi componenti ematici e infiltrarli direttamente nella zona che si desidera rigenerare. Si provoca in altre parole un processo di guarigione sui tessuti non lesionati con il conseguente ringiovanimento tissutale.
Questa terapia, da poco approdata nella chirurgia estetica, viene utilizzata con grande successo in altri ambiti della medicina e della chirurgia, sempre con la finalità d’ indurre una intensa rigenerazione tissutale. Viene ad esempio impiegata la rigenerazione delle cartilagini, per accelerare la rimarginazione delle ferite, per facilitare la guarigione delle lesioni dei nervi, per favorire la guarigione del muscolo cardiaco, nella riparazione delle ossa, ecc…
Celebrità che hanno scelto il Vampire Facelift
In un processo di guarigione di ferita in condizioni normali il materiale formato è composto da 95% eritrociti (globuli rossi), 4% piastrine e 1% leucociti (globuli bianchi). Nella terapia rigenerativa, il PRP presenta una percentuale di piastrine superiore al 95% e quindi presenta una elevatissima quantità e densità di fattori di crescita piastrinici.
In ambito estetico il PRP rigenera il tessuto cutaneo provocando un effettivo ringiovanimento cutaneo caratterizzato da un aumento dello spessore della pelle, un miglioramento della elasticità e texture.
Cos’è il PRP e come funziona?
La terapia PRP comporta il prelievo di una piccola quantità di sangue del paziente (20 – 80 ml in funzione dell’area da trattare), la separazione dei componenti presenti nel sangue attraverso una speciale centrifugazione del materiale ematico, l’isolamento del plasma ricco di piastrine e l’iniezione dello stesso nelle zone interessate. Il nome Vampire Facelift è ovviamente legato all’impiego di sangue nel realizzare questo lifting cutaneo.
Quando il PRP viene infiltrato nella cute, i fattori di crescita piastrinici vengono rilasciati. I fattori di crescita intervengono nei confronti delle cellule circostanti rigenerando il tessuto cutaneo. Il PRP stimola in particolare i fibroblasti, cellule cutanee deputate alla produzione di collagene, che è a sua volta responsabile dell’aspetto giovane della pelle. L’ invecchiamento della pelle è caratterizzato da un costante decremento della produzione di collagene da parte dei fibroblasti con la conseguente formazione di rughe e pieghe cutanee e l’assottigliamento della cute. I fattori di crescita piastrinici inducono i fibroblasti a comportarsi come se fossero “giovani”.
PRP al viso: Come si fa?
La terapia PRP comporta il prelievo di una piccola quantità di sangue del paziente (20 – 80 ml in funzione dell’area da trattare), la separazione dei componenti presenti nel sangue attraverso una speciale centrifugazione del materiale ematico, l’isolamento del plasma ricco di piastrine e l’iniezione dello stesso nelle zone interessate. Il nome Vampire Facelift è ovviamente legato all’impiego di sangue nel realizzare questo lifting cutaneo.
Quando il PRP viene infiltrato nella cute, i fattori di crescita piastrinici vengono rilasciati. I fattori di crescita intervengono nei confronti delle cellule circostanti rigenerando il tessuto cutaneo. Il PRP stimola in particolare i fibroblasti, cellule cutanee deputate alla produzione di collagene, che è a sua volta responsabile dell’aspetto giovane della pelle. L’ invecchiamento della pelle è caratterizzato da un costante decremento della produzione di collagene da parte dei fibroblasti con la conseguente formazione di rughe e pieghe cutanee e l’assottigliamento della cute. I fattori di crescita piastrinici inducono i fibroblasti a comportarsi come se fossero “giovani”.
Dove si può impiegare il PRP?
Per le finalità estetiche la terapia è indicabile per il trattamento del viso, il dorso delle mani, il decolleté e in generale nelle zone del corpo che hanno subito un deterioramento cutaneo dovuto all’ invecchiamento.
PRP viso: La seduta
Dopo il consulto medico durante il quale vengono illustrate le caratteristiche del trattamento, il chirurgo estetico preleva una certa quantità di sangue (10-20 ml per il trattamento di una piccola zona; 60–80 ml per il trattamento di tutto il viso). Il prelievo di sangue è similare a quando si fanno gli analisi del sangue.
Il sangue prelevato viene centrifugato secondo una precisa procedura in maniera tale da separare le varie componenti ematiche. Il sangue viene quindi diviso in tre componenti divise verticalmente. In alto si deposita il PPP (plasma povero di piastrine), in mezzo il PRP (plasma ricco di piastrine) e in basso i globuli rossi. Viene quindi prelevato il PRP ed approntato per l’immediata infiltrazione nelle zone interessate.
Il trattamento potrà essere eseguito senza anestesia, con anestesia topica (crema anestetica) o in anestesia locale. La scelta dipenderà dall’ampiezza della zona da trattare e dalla soglia del dolore del paziente.
Per l’infiltrazione del PRP viene usato un ago sottilissimo che dovrà iniettare il tessuto interessato seguendo uno schema a scacchiera.
Quando vedrò i risultati?
Il trattamento di PRP non è un filler (come l’acido ialuronico) ma è un invece uno stimolatore di rigenerazione cutanea. Quindi per osservare il risultato bisogna aspettare il naturale ma intensamente indotto processo rigenerativo che avviene progressivamente nelle settimane a venire. Il risultato poi è duraturo nel tempo anche se non inverte stabilmente il naturale processo d’ invecchiamento.
Dopo quanto tempo posso tornare alle normali attività?
Oltre ai consistenti vantaggi della terapia per quanto riguarda i risultati ottenibili, il PRP ha anche il vantaggio di non avere praticamente degenza. Il paziente può tornare alle normali attività subito dopo il trattamento con la precauzione di non esporsi intensivamente al sole ed evitare sfregamenti nella zona trattata per 48 ore.
Quali sono I rischi del trattamento?
Il PRP è praticamente essente da rischi rilevanti. Sono possibili alcuni effetti collaterali transitori come l’arrossamento della parte trattata, un lieve gonfiore e leggero dolore dovuto alle iniezioni. Gli effetti collaterali di solito durano solo qualche giorno.
Cosa fare dopo il trattamento di PRP?
Di solito non ci sono particolari indicazioni per il periodo post trattamento oltre quelle di evitare per 48 ore l’esposizione solare e di non sfregare la zona trattata. Non devono essere usati creme e cosmetici per almeno 6 ore dopo la seduta per evitare rischi d’infezione.
Quanto costa il PRP?
Il trattamento dii PRP può essere limitato ad una piccola zona o interessare ad esempio tutto il viso. Conseguentemente il prezzo è variabile da 300 a 800 euro a seduta. Il protocollo “normale” prevede un ciclo di 3 sedute distanziate di un mese ciascuna.